Buongiorno a tutti dalle CognaTHE’!
Oggi vi vogliamo presentare un libro davvero piacevole da leggere…. la cui storia vi prenderà davvero tanto, e per scoprire tutti i dettagli siamo certe che non riuscirete a smettere di leggerlo fino alla fine!!!
Il libro di cui stiamo parlando si intitola “Le regole del tè e dell’amore” di Roberta Marasco, di seguito la copertina:
Le regole del tè e dell’amore di Roberta Marasco: di cosa parla il libro
Il libro racconta la storia di Elisa, ai giorni nostri, impegnata nel suo lavoro in una casa editrice dove viene redatto un catalogo annuale dedicato al monde del thè, con ogni dato possibile sul settore. Ha tante amiche, in particolare due con cui si confida sempre: Ornella e Alessandra.
L’autrice ci fa conoscere però anche un’Elisa 9 anni prima, quando ancora abitava con la mamma e la zia e frequentava il suo grande amore Daniele.
Non sono però gli unici flash back del libro, infatti, l’autrice ci presenta anche la storia, sempre con flashback di Daria, la mamma di Elisa, quando era giovane!
Durante il libro quindi si passa dai giorni nostri, a 9 anni prima, alla giovinezza di Daria. Questo cambio temporale è davvero ben azzeccato! Rende infatti il libro non monotono e incuriosisce davvero tanto il lettore, che si appassionerà subito alla storia.
Elisa ama il tè e tutte le sue sfaccettature, ha “ereditato” questa passione da sua mamma Daria, che le ha insegnato fin da piccola tutte le regole migliori per preparare nel modo migliore questa bevanda! Inoltre fin da piccola, per gioco, associa ad ogni persona e al suo carattere una varietà di thè! E’ molto bello quindi durante tutto il libro vedere come ogni personaggio viene presentato con alcune caratteristiche associate ad un tipo di thè.
Inoltre all’inizio di ogni capitolo ci viene presentato un tipo di thè che farà poi parte della storia, anche questo sicuramente è una cosa molto carina, che rende il libro anche molto prezioso per tutti gli amanti di questa bevanda!
Ai nostri giorni, troviamo un’Elisa che ha perso sua zia e la mamma 9 anni prima. Mentre Elisa sistema le cose rimaste della zia, trova un thè molto invecchiato e molto particolare, il thè proibito di sua mamma, cioè un thè che sua mamma non le faceva mai provare (tranne una volta)…. la curiosità è davvero tanto, infatti Elisa vorrebbe scoprire da dove proviene questo thè, anche per aggiungerlo al catalogo prodotto dalla sua casa editrice.
L’unico indizio che ha, è una piccola etichetta sotto questa scatola dove legge “Roccamori”.
Nel frattempo, torna da Elisa anche Daniele, che dopo tanti anni, torna nella sua vita.
Ma prima di capire come gestire la situazione con Daniele, Elisa vuole cercare dettagli maggiori su questo thè Roccamori, perchè dentro di se sa benissimo che questo thè ha dentro di se molti altri segreti.
Dopo qualche ricerca su Roccamori su internet, scopre che è un borgo in Umbria. Decide quindi di partire e scoprire maggiori dettagli. Comincierà a chiedere tra le persone del paese…. all’inizio sembra non trovare niente, ma molto presto verranno a galla molti dettagli e tutta la verità! In realtà, anche se lei non lo sa, tutti i cittadini di Roccamori l’hanno subito riconosciuta! Elisa infatti in questo paese scoprirà finalmente l’origine di questo thè, e molto verità su sua mamma e non solo……
Ci fermiamo qui sul racconto, anche perchè non vi vogliamo svelare troppo!
Vi diciamo solamente che è un libro davvero ben scritto, che merita di essere letto da tutti gli appassionati di thè e non solo! Davvero un romanzo ben scritto e avvincente!!!
Le regole del tè e dell’amore di Roberta Marasco: recensione di thè citati nel libro
Non possono mancare delle recensioni dei thè citati nel libro… ecco quindi qualche recensione che vi consigliamo di leggere per trovare il thè che preferite!
Thè nero Earl Grey
“Mia madre parlava sempre dei tè come dei nostri ospiti e, con il tempo, mi sono abituata ad abbinare a ogni tipo di tè una certa personalità. Ci sono quelli classici e rassicuranti, come l’Earl Grey; le persone pratiche e concrete, senza troppi grilli per la testa, che pensano a quello di cui hanno bisogno, come il tè verde. I tipi sicuri di sé, energici, ma al tempo stesso semplici e raffinati, come il tè nero…» Si interruppe, improvvisamente imbarazzata. «È solo… una specie di tradizione di famiglia.»
Leggi la recensione delle CognaTHE’ del thè nero Earl Grey: clicca qui!
Thè bianco Peonia Bianca e Thè bianco Pai Mu Tan
Daniele sorrise. «E io, che tè sono?» «Un Peonia bianco.» Lo disse così, di getto, e vide il sorriso di Daniele allargarsi. Non aveva avuto bisogno di rifletterci neanche un secondo. Aveva avuto nove anni di tempo per pensarci. «E com’è il Peonia bianco?» chiese lui, ma questa volta aveva la voce un po’ roca ed Elisa sentì salire le lacrime agli occhi. «È un tè bianco cinese, lo chiamano anche Pai Mu Tan. Ha un gusto denso, un po’ arruffato e selvaggio, ma al
tempo stesso particolarmente fresco e con una dolcezza sfuggente. È molto raro, viene raccolto solo due volte l’anno. È uno dei miei preferiti» aggiunse in un soffio di voce.
Leggi la recensione delle CognaTHE’ del thè bianco Peonia Bianca: cliccate qui!
Invece vi abbiamo parlato del thè bianco Pai Mu Tan, nel racconto della degustazione organizzata da noi, leggete il post cliccando qui!
Thè bancha alla vaniglia
È il tè adatto a qualunque persona e a qualunque momento della giornata, per il suo contenuto molto basso di teina. Ha grandi foglie dal colore verde acceso, un gusto abbastanza dolce da poter evitare di zuccherarlo e un aroma intenso e avvolgente.
Leggi la recensione delle CognaTHE’ del thè bancha alla vaniglia: clicca qui!
Fiore di thè, Amore a prima vista
Un “fiore di tè”, l’antica arte cinese che consiste nel legare insieme le foglie di tè in minuscoli bouquet, composizioni segrete di grande incanto cromatico. Le foglie di tè verde nascondono al loro interno fiori di amaranto, calendula e gelsomino, che “sbocceranno” lentamente, come per magia, una volta messi in infusione in una teiera di vetro. L’infuso ha un gusto morbido e dolce, e un profumo soave.
Leggi la recensione delle CognaTHE’ del fiore di thè, abbiamo realizzato anche un video in cui si vede il fiore sbocciare: clicca qui!
Lapsang Souchong
La caratteristica distintiva di questo tè nero cinese è l’affumicatura, con fumo ottenuto da legno di pino o di cedro, che gli conferisce un aroma inconfondibile. Il profumo ricorda la frutta secca, ma anche la resina, il legno e il sottobosco. Ha un gusto pieno, tostato, tagliente. L’infuso è ambrato, dall’aroma intenso e persistente.
Leggi la recensione delle CognaTHE’ del thè Lapsang Souchong, con il quale abbiamo cucinato un risotto alle fragole: clicca qui!
Le regole del tè e dell’amore di Roberta Marasco: qualche citazione
E adesso, la parte che preferiamo, vi riportiamo alcuni frase dal libro dedicato al nostro mondo, al thè!!!!
Elisa aveva imparato fin da piccola che ogni tè ha la sua personalità, il suo carattere, i suoi difetti e i suoi pregi, le sue piccole manie e le sue preferenze, proprio come le persone.
C’erano i tè a cui piacevano i cibi dolci e quelli che amavano il salato, quelli antiquati ed esigenti, con cui si faticava a entrare in sintonia, e quelli cordiali e alla mano, che ti conquistavano fin dal primo istante. Elisa non aveva mai avuto amici immaginari, non ne aveva mai sentito il bisogno, a farle compagnia c’era sempre stato il tè.
«È bellissima.» Ale si avvicinò e sorresse la teiera di porcellana con delicatezza sul palmo, per osservarla meglio. Era magnifica. Aveva una forma tondeggiante, con il fondo bianco e motivi floreali azzurri, leggeri e così delicati che non ci si sarebbe stupiti di vederli fremere per una folata di vento. «Solo per voi, sappiatelo. Non credevo di avere il coraggio di usare una delle teiere di mia madre. Ma per il nostro tè ne vale la pena.» «Non avrai anche le tazze, da qualche parte?» Elisa esitò. Dopo tanti anni, ancora non riusciva a toccare le tazze e le teiere della madre senza sentirsi in colpa, come se si aspettasse di essere sorpresa e sgridata da un momento all’altro. La madre le aveva insegnato l’amore per il tè, ma aveva anche difeso rigidamente le proprie cose, come altre madri probabilmente facevano con le gioie, le spille e i cimeli di famiglia, che le figlie potevano ammirare da lontano e prendere fra le dita in poche occasioni speciali.
Negli occhi di Daniele all’improvviso comparve un’ombra di tristezza. La guardò come se volesse rivolgerle decine di domande e non sapesse da quale cominciare. «E tu quale tè sei?» le chiese infine. «Io… Non lo so, non me lo sono mai chiesto» ammise. «E quale tè vorresti essere?» Elisa ci rifletté per qualche istante. «Lo Yin Zhen, forse. Come mia madre. È un tè bianco molto pregiato, considerato uno dei migliori al mondo. Lo chiamano il tè dell’Imperatore perché viene prodotto solo con le gemme migliori, quelle della raccolta imperiale. Non ha un sapore particolarmente intenso, anzi è delicatissimo, leggermente dolce e quasi inafferrabile. Esige molta attenzione. Ma premia il palato con un gusto unico.”
Dei fattori che intervengono nella preparazione del tè, il tempo di infusione è il più noto e al tempo stesso il più ignorato. È cosa risaputa che per ottenere una bevanda più carica e intensa sia necessario prolungare il tempo di infusione. Qualcuno forse saprà che il tè bianco richiede un tempo più lungo (dai sette fino ai quindici minuti) e che al tè verde giapponese invece bastano uno o due minuti. Ma probabilmente sono in pochi a sapere che per un tè Sencha giapponese a stufatura lunga con foglie spezzettate bastano trenta secondi.
«Alle cinque, per il tè.» L’anziana donna sorrise. «Il tè è sempre la risposta.» «Lo diceva anche mia madre» rispose piano Elisa. «Aveva ragione. Il tè traccia le vie del cuore. E le vie del cuore ci portano sempre più vicini a noi stessi.»
Il profumo che la investì la fece improvvisamente ricredere. Avvicinò la tazza al viso e annusò meglio. Sì, era davvero incredibile. Era un profumo dolce e speziato al tempo stesso, vagamente fruttato. Ma la cosa più straordinaria era la sua intensità. Sembrava quasi di sentirne il sapore sulla lingua, insieme a un pizzicore leggero, senza averlo ancora neanche assaggiato. Si portò la tazza alle labbra e bevve un piccolo sorso, diffidente. Incredula, ne bevve un secondo, più lungo. Era il tè più buono che avesse mai assaggiato. E per quanto si sforzasse, non riusciva a capire di che qualità si trattasse. Un tè bianco, probabilmente, con un gusto delicato e persistente. Ma c’era anche una nota più decisa e delicatamente pungente, che le ricordò alcuni tè neri.
Speriamo di avervi incuriosito nella lettura di questo libro, noi ve lo consigliamo davvero tanto!!!!
Un saluto in dolcezza,
Fede&Giulia
Grazie di cuore per questa magnifica recensione! La via del tè è davvero percorsa da persone speciali. Benvenute a Roccamori!
Grazie a te di essere passata dal nostro blog, che onore!!!!!!
Complimenti ancora per il bel romanzo!!!
Un abbraccio
Fede&Giulia